3000 by Antonis Tsonis Ficino Films - on 3000

DICHIARAZIONE DEL REGISTA

Con 3000 ho inteso onorare l’Atene contemporanea, che negli ultimi anni ha calamitato l’attenzione mondiale. Atene è stata spinta ai limiti del possibile, una sorta di “ground zero” che esige una riconsiderazione del nostro giudizio su sulla gente comune in un momento di bisogno.

Cercando di salvare la vita del suo migliore amico, Ari, la cui famiglia non riesce più a sostenere le spese mediche necessarie per curarlo, Leon non ci pensa due volte ad assumere una maschera: l’identità impossibile del criminale innocente. Leon diventa così complice del dilemma di Ari in una catena di innocenti e altruistici “errori”. Se volessimo cercare di comprendere la scelta di Leon, dovremmo immaginarci le sue motivazioni come rivestite di un’immagine: quella del letto da ospedale nel soggiorno di Ari.

L’altro tema ricorrente del film sono i suoni dei bambini. È come un’eco dell’infanzia dove Leon e Ari, due amici alle prese con un’ineluttabile devastazione, sentono ancora i suoni dei loro giochi. È lì la fonte purissima dell’affetto di Leon per Ari. Ma Leon è anche innamorato di Daphne, la sorella minore di Ari, e non si sente pronto a parlare ad Ari di questa relazione. Invece Leon si renderà dolorosamente conto che deve superare il suo senso di colpa per poter continuare ad amare e salvare la vita del suo amico.

Sullo sfondo della bellezza malinconica e monocromatica di una Atene abbandonata, l’impossibile scelta morale di Leon avrà però tragiche conseguenze. Quello a cui tengo di più di 3000 è che ci obbliga a fronteggiare la realtà dei giovani di Atene.

Ho voluto infondere in 3000 un soffio vitale, il mio sentimento di riconoscenza per il debito personale che non potrò mai ripagare ad Atene, una città che amo, la città dove sono nato.

Antonis Tsonis